A cura della D.ssa Lidia Monda ex avvocato, giornalista, scrittrice, editor diplomata alla Holden di Torino, Facilitatrice in Costellazioni familiari (Master con la D.ssa Silvia Vannozzi a Roma), operatrice Reiki di III livello, Counselor in formazione. Organizza seminari teorici e pratici di Costellazioni familiari a Napoli e Roma, per informazioni clicca qui
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COSTELLAZIONI FAMILIARI SISTEMICHE
Le Costellazioni familiari sono un efficace strumento di osservazione delle dinamiche presenti in un sistema familiare che possono condizionare anche inconsciamente la nostra vita.
Iniziamo col precisare ciò che non è…
Con il termine ‘Costellazioni familiari’ non si intende fare alcun riferimento all’astrologia, né ad alcun altro tipo di messaggio esoterico. “I legami tra gli appartenenti a un sistema familiare”, diceva Hellinger, “sono così forti come lo sono quelli fra le stelle all’interno di una Costellazione”, ecco il perché del nome.
Per poi spiegare ciò che è
È un metodo elaborato da Bert Hellinger negli anni ’80 secondo cui l’inconscio individuale è connesso a quello del suo sistema familiare e a campi di coscienza sempre più estesi. Questa connessione non è solo orizzontale nel qui e ora, ma è anche trans generazionale: le informazioni -sotto forma di codici comportamentali- si trasferiscono nel tempo da genitore a figlio, anche in modo inconsapevole. Specifici ordini dell’amore governano le dinamiche familiari; se tali ordini non vengono rispettati il sistema familiare ne risente.
Il flusso dell’amore e il movimento interrotto
Il flusso dell’amore è come una cascata: quando l’acqua è limpida attraversa le generazioni senza problemi, ma può capitare che a causa di un evento improvviso si crei una ferita emozionale e che il flusso d’amore si interrompa o si inquini, trasmettendo così tale ferita anche alle generazioni future.
Cosa aspettarsi: la rappresentazione e il bluetooth umano
La costellazione non è altro che una rappresentazione di queste dinamiche familiari. Un gruppo di persone estranee fra loro si siede attorno a uno spazio vuoto che accoglierà la rappresentazione scenica. Pur non conoscendosi le persone entreranno in sinergia attraverso il campo morfogenetico, un campo di coscienza informato che agirà come se le persone fossero collegate fra loro da un “bluetooth umano”. Il ‘costellato’, una volta presentato il suo tema emotivo, sceglie, tra gli appartenenti al gruppo, un rappresentante per ciascun familiare coinvolto nella dinamica, compreso sé stesso. Una volta emerso il reale nodo emotivo, attraverso l’intervento del facilitatore si potrà guardare quel movimento interrotto e ristabilire il giusto “ordine dell’amore”, permettendo al flusso di tornare a scorrere. Questa è, in estrema sintesi, la descrizione esterna di ciò che accade durante una costellazione.
Ciò che conta: la potenza del sentire durante la costellazione e del capire quando si torna a casa
L’efficacia di questo metodo sta tutta nel ‘sentire’, attivando un movimento emotivo che è diverso per ognuno dei presenti, ecco perché è così difficile da spiegare. Una costellazione va vissuta, non capìta!
La parte teorica invece servirà per leggere le proprie dinamiche familiari alla luce degli insegnamenti di Hellinger una volta tornati a casa. Così che la frase più frequente sarà:
“…Allora ecco il perché … ! ”
GLI ORDINI DELL’ AMORE
Gli Ordini dell’Amore sono le teorie che ci ha lasciato Bert Hellinger secondo il quale esistono princìpi ben precisi che regolano le relazioni all’ interno di un sistema familiare.
Gli Ordini dell’Amore sono importanti non perché si possano “capire” le costellazioni, no. Alle Costellazioni si partecipa con il “sentire”, non con il “capire”. Gli Ordini dell’Amore sono importanti per DOPO: per quando si torna a casa e semmai lavando i piatti o camminando per strada capiterà di ri-guardare la storia (solita) della vostra famiglia ma con occhi nuovi, gli occhi di Hellinger. Potrebbe capitare che così, su due piedi, si illumini lo sguardo e si dica a stessi ” ah ecco, ora mi è chiaro”. E potrebbe persino capitare di guardare padre e madre non come genitori che non hanno dato, ma come bambini che non hanno avuto.
In tal modo si scioglie la rabbia, e venendo meno la rabbia, si sciolgono anche i nodi.